Tutte le strade portano al dollaro

28 giu 2024 08:35 CEST


Uno sguardo alla giornata dei mercati europei e globali a cura di Rae Wee:

Gli investitori hanno seguito con attenzione il primo dibattito negli Stati Uniti tra il presidente democratico Joe Biden e il suo sfidante repubblicano Donald Trump, che si sono scontrati davanti alle telecamere in vista delle elezioni presidenziali di novembre.

Il dibattito non ha certo movimentato il mercato, anche se probabilmente non è riuscito a placare le preoccupazioni sul futuro politico ed economico del Paese.

Biden - con la voce roca a causa di un raffreddore - è inciampato più volte sulle parole, mentre Trump ha detto che i dazi diminuiranno il deficit e non aumenteranno l'inflazione.

Sulla scia del dibattito, le probabilità di una vittoria di Trump sono leggermente salite, il che potrebbe tradursi in un rischio di rialzo dell'inflazione.

Ciò significherebbe che la Federal Reserve manterrà i tassi più alti più a lungo, i rendimenti del Treasury statunitense rimarranno elevati e il dollaro resterà forte.

Il dollaro dopo il dibattito è salito ai massimi di 10 giorni contro il peso messicano USDMXN e si è rivalutato rispetto ad altre divise sensibili al commercio tra cui il dollaro canadese USDCAD.

L'evento principale del mercato oggi è la pubblicazione dell'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (Pce) core degli Stati Uniti, la misura preferita dalla Federal Reserve per misurare l'inflazione.

Le aspettative sono per un aumento dell'indice del 2,6% su base annua a maggio, in rallentamento rispetto al 2,8% di aprile. Se i dati dovessero essere in linea con le previsioni, ciò potrebbe rafforzare le scommesse che la Fed darà il via al suo ciclo di allentamento a settembre. (FEDWATCH)

Gli analisti, tuttavia, sono scettici riguardo al ribasso del dollaro. Le principali banche centrali di altri Paesi hanno già iniziato l'allentamento monetario e vi sono numerosi rischi che affliggono altre economie, come le turbolenze politiche in Europa.

Il primo turno delle elezioni francesi si terrà domenica.

Forse la più grande vittima dell'inarrestabile forza del dollaro è lo yen USDJPY, che oggi è nuovamente crollato ai minimi di 38 anni.

Il dollaro ha superato senza sforzo il livello di 161 yen per raggiungere il picco di 161,27, e anche l'euro ha toccato un massimo storico nei confronti della valuta giapponese.

Ciò tiene i trader sulle spine in vista di un possibile intervento da parte di Tokyo, con la nomina di un nuovo responsabile valutario, avvenuta oggi, che ha alimentato le aspettative di un'imminente mossa delle autorità per sostenere lo yen.

Sempre oggi, i dati hanno mostrato un'accelerazione dell'inflazione di fondo a Tokyo a giugno, e un rimbalzo della produzione industriale giapponese a livello nazionale a maggio.


Reuters Graphics
Thomson ReutersInflation in Tokyo accelerates

I principali sviluppi che potrebbero influenzare i mercati oggi:

- Indice dei prezzi Pce core degli Stati Uniti (maggio)

- Pil Regno Unito primo trimestre

- Prezzi all'import in Germania (maggio)