Sollievo per taglio tassi affossato da geopolitica

27 ago 2024 08:09 CEST


Uno sguardo alla giornata per i mercati europei e globali da Ankur Banerjee

L'ottimismo per l'imminente taglio dei tassi d'interesse statunitensi è mitigato dal nervosismo per i dati economici in arrivo nelle prossime settimane, dalle aspettative elevate per i risultati del beniamino dell'IA Nvidia e dall'evoluzione delle tensioni in Medio Oriente.

Tutto questo tiene i mercati in tensione, con lo yen vicino ai massimi di tre settimane, il dollaro stabile ma prossimo ai minimi da 13 mesi e le azioni asiatiche in calo dello 0,42% dopo aver toccato i massimi di un mese ieri.

I prezzi del petrolio sono diminuiti dopo l'impennata della sessione precedente a causa delle preoccupazioni sull'offerta, mentre l'oro si è mantenuto vicino al picco record toccato la settimana scorsa grazie ai flussi sui beni rifugio.

I futures indicano che anche i mercati azionari europei sono destinati a un'apertura sottotono, con i listini di Londra che torneranno dopo la vacanza di ieri.

Gli investitori attendono dati economici chiave questa settimana, tra cui l'inflazione dell'area euro venerdì, per avere segnali sul percorso politico della Banca Centrale Europea, che si riunirà il 12 settembre, quando gli operatori prezzano ampiamente un taglio dei tassi di 25 punti base. (ECBWATCH)

I risultati di Nvidia in calendario domani daranno il tono per un potenziale rally dei titoli legati all'IA e per un miglioramento della propensione al rischio ora che i mercati guardano al taglio dei tassi.

Qualunque previsione di crescita diversa da quella di una specie di alluvione probabilmente innervosirà la fiducia degli investitori, che fino a quel momento saranno incostanti. L'attenzione si concentrerà sui titoli tecnologici europei, dopo che l'indice del comparto (.SX8P) ha perso l'1% ieri.

Un altro aspetto da tenere d'occhio sarà la reazione dei mercati europei ai deludenti utili di PDD Holdings PDD, proprietaria di Temu, che hanno messo in evidenza la debolezza della domanda da parte dei consumatori cinesi, facendo crollare la capitalizzazione di mercato di 55 miliardi di dollari.

Anche le aziende europee del lusso sono state colpite dalla riduzione della spesa dei consumatori cinesi.

L'indice dei prezzi della spesa per consumi personali negli Stati Uniti - l'indicatore preferito dalla Fed per misurare l'inflazione - è atteso per venerdì e sarà oggetto di un attento esame, soprattutto dopo che il presidente della Fed Jerome Powell ha quasi confermato un taglio dei tassi a settembre.

I mercati si preoccupano solo dell'entità del taglio, se da 25 o 50 pb, mentre scommettono su un ammontare complessivo di allentamento pari ad un punto percentuale entro dicembre. Saranno i dati a decidere la direzione della Fed.


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Thomson ReutersPCE, the shorter term view

Altri possibili driver:

- Dettaglio dati Pil tedesco secondo trimestre