L'Europa prima della campana: il tech trascina e i guadagni delle banche
EUROPA PRIMA DELLA CAMPANA: I TECNOLOGICI TRASCINANO E GLI UTILI DELLE BANCHE
I futures azionari europei indicano una partenza più debole giovedì, mentre i risultati dei pesi massimi del settore tecnologico Microsoft e Meta META non hanno entusiasmato Wall Street, con la crescente cautela degli investitori in vista delle elezioni presidenziali statunitensi della prossima settimana.
Microsoft MSFT ha previsto un rallentamento della crescita del cloud nel prossimo anno e il proprietario di Facebook ha avvertito di una significativa accelerazione delle spese infrastrutturali legate all'intelligenza artificiale.
Le loro azioni sono scese rispettivamente del 5% e del 3% su (link) Francoforte, con i futures del Nasdaq NQ1! in calo dell'1%. I contratti sugli indici EuroSTOXX50 e FTSE sono scesi dello 0,6 e dello 0,4%.
È stata una giornata pesante anche per gli utili europei.
Tra i punti salienti, il produttore di chip STMicro STMPA ha detto che i ricavi per l'anno in corso si collocheranno nella parte bassa della sua guidance, il terzo taglio delle prospettive quest'anno a causa della debolezza della domanda da parte dei clienti industriali (link).
In Francia, il più grande istituto di credito della zona euro, BNP Paribas BNP, ha detto che l'aumento dell'attività di trading gli ha permesso di rispettare le previsioni sugli utili (link), dopo che le sue attività di finanziamento al consumo e di leasing auto avevano deluso.
Sempre nel settore bancario, ING INGA ha annunciato un riacquisto di azioni e dividendi (link) per un totale di 2,5 miliardi di euro e ha alzato per il secondo trimestre consecutivo le sue previsioni di ricavi totale per il 2024.
Anche Danske Bank DANSKE e le spagnole BBVA BBVA e Sabadell SAB hanno comunicato i loro numeri.
Da tenere d'occhio anche Shell (link) SHEL, che ha registrato un utile di 6 miliardi di dollari nel terzo trimestre, superando le previsioni, grazie ai risultati più deboli della raffinazione e del commercio di petrolio, compensati da un aumento delle vendite di gas.